Fotografie di Claudio Rossi

La gioia della luce

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Libellule

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(Libellula Linnaeus, 1758) sono un genere di insetti appartenente all’ordine degli Odonati. Il nome Libellula deriva dal latino “libra”, ovvero bilancia, così detta perché nel volo tiene le ali orizzontali. Anatomia:
Hanno un capo molto voluminoso, gli occhi composti e antenne relativamente brevi; le due paia di ali, quasi uguali, sono allungate e membranose, talvolta vivacemente colorate, e consentono un volo rapido e sicuro. L’addome è relativamente lungo e sottile, composto da undici segmenti. Le zampe sono inserite anteriormente sul corpo e vengono usate raramente per camminare. Hanno un apparato boccale masticatore molto caratteristico: il labbro inferiore termina con delle piccole pinze con cui la libellula afferra la preda. Si nutrono di insetti che afferrano e divorano in volo; hanno quindi un volo silenzioso oltre che veloce, che fa di loro terribili predatori sia in aria che in acqua.
Riproduzione e crescita:
La riproduzione delle libellule avviene in ambiente acquatico. Esse sono ovipare e dopo avere deposto le uova dalla forma allungata le lasciano semplicemente cadere nell’acqua oppure le fissano ai fusti di piante acquatiche. Come tutti gli odonati, le libellule vanno incontro a metamorfosi incompleta. In tutte le specie, dalle uova escono le neanidi che maturano nell’acqua, nutrendosi di diverse forme di vita acquatica; quelle di alcune delle specie più grosse possono addirittura attaccare piccoli pesci. Le neanidi delle libellule hanno una mandibola speciale, estensibile e chiamata “maschera”, con la quale colpiscono la preda. La lunghezza del periodo ninfale varia, a seconda della specie, da uno a tre o più anni, durante i quali l’animale va incontro alla muta almeno dieci volte. Quando le ninfe sono completamente mature lasciano l’ambiente acquatico e vanno incontro a metamorfosi, trasformandosi nella forma adulta.


Lavoro di squadra

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Coppia di Brenthis Daphne al lavoro. Nome Volgare: Dafne
Famiglia: Nymphalidae.
Lunghezza ala anteriore mm. 23-28
Descrizione: Ali di colore fulvo con macchie e disegni neri. Il rovescio delle ali posteriori è di colore verdastro con una larga macchia di colore bruno- rossiccio e diversi punti nerastri pupillati di bianco. Questa farfalla vola nelle radure dei boschi a media altitudine in giugno e luglio, spesso si posa in fiori di rovo, pianta frequentata dalle femmine che vi depositano le uova; i bruchi si possono nutrire comunque anche di viole selvatiche.
Maschio: Colore arancio con disegno maculare nero.
Rovescio: Ali anteriori di colore arancio con apice giallognolo e disegno maculare nero. Posteriori sfumate di colore rosso violaceo con fascia discale gialla attraversata dalle nervature nere e contornata di nero.
Femmina: Simile al maschio ma generalmente più grande.
Distribuzione: Si trova in Europa mediterranea, Russia ed Asia Centrale fino in Cina e Giappone, in tutta l’Italia compresa la Sicilia ma esclusa la Sardegna e l’isola d’Elba.
Habitat: Specie sciafila, frequenta i margini dei boschi e le radure dal piano basale a quello montano fino a circa 1900 metri s.l.m.
Generazioni annuali: Una sola generazione annuale con sfarfallamento degli adulti in giugno-luglio.

Le Libellule

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LE LIBELLULE
COM’E’ FATTA La libellula è un insetto della famiglia degli Odonati, con quattro ali membranose, di solito trasparenti, con piccole macchie e venature, un apparato boccale in grado di masticare, grandi occhi ai lati del capo e corte antenne. Il corpo, che può essere lungo fino a 15 centimetri, ha spesso colorazioni brillanti a volte differenti tra maschio e femmina della stessa specie. Esistono due gruppi principali in questa famiglia di insetti: gli Anisotteri, o vere libellule, e gli Zigotteri o “damigelle”. E’ più facile distinguerle quando si posano: le vere libellule tengono le ali aperte e orizzontali, mentre le damigelle le tengono verticali e chiuse sopra il corpo. In volo, le “damigelle” sono molto più aggraziate e volano più lentamente.
DIFFUSIONE E HABITAT Le libellule abitano nelle zone umide con acque calme, stagnanti o a corrente lenta. Le forme giovanili dette “neanidi”, vivono nell’acqua. Essendo abili volatrici (possono raggiungere la velocità di 50 km all’ora), riescono ad allontanarsi molto. Passano la maggior parte del tempo alla ricerca di prede; alcune specie cacciano solo in volo, altre restano posate sulla vegetazione e lì aspettano che la preda si avvicini. Gli adulti sono generalmente dei forti volatori, possono usare le zampe per catturare le prede in volo, ma non per la locomozione. RIPRODUZIONE Le uova vengono lasciate cadere direttamente nell’acqua o sugli steli delle piante ricoperte d’acqua. Generalmente l’uovo schiude dopo un mese dalla deposizione e la neanide (la nuova nata) per trasformarsi in adulto può aver bisogno dai tre mesi ai cinque anni. E’ il suo periodo di vita più lungo: l’adulto infatti vive solo pochi mesi. Quando le larve sono mature avviene la metamorfosi: la ninfa si arrampica fuori dall’acqua dove, in pochi giorni, svilupperà tutti i suoi colori. Le neanidi hanno un potente organo boccale detto “maschera” che, in stato di riposo, è ripiegato sotto il capo e il torace; ma non appena una preda si avvicina, la neanide proietta in fuori il potente labbro inferiore, con il quale riesce a catturare anche girini o crostacei.
 

Damigelle-Zigotteri

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Damigelle-Zigotteri
Sottordine di Insetti Odonati che si differenziano dalle altre Libellule per il corpo lungo e delicato (donde il nome), gli occhi grandi e distanziati, le 4 ali uguali e appoggiate lungo il corpo nel riposo. Gli adulti cacciano altri piccoli insetti, senza allontanarsi troppo dalle acque in cui si sono sviluppati. Le ninfe, meno gracili degli adulti, sono anch’esse predatrici; nascono da uova generalmente deposte in serie, in piante subacquee o emerse. Al sottordine sono ascritte una dozzina di famiglie, tra cui Calopterigidi,
Lestidi e Cenagridi.

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